Urbino — Fano, 2014
Per due anni avevo visto tutti i giorni le stese persone, condividendo tutto. Era giunto il momento di separarsi e molti di loro non li avrei più visti se non in saltuarie occasioni.
Ho camminato da Urbino fino al mare di Fano, seguendo una ferrovia abbandonata lunga 75 km e quelle persone mi hanno accompagnato in staffetta, percorrendo 2,5 km ciascuno.
Lo scopo di non era quello di mettermi alla prova fisicamente, ma quello di creare una situazione in cui l'interazione sarebbe stata intima ed allo stesso tempo carica di simbolismo.
La ferrovia abbandonata voleva essere un richiamo esplicito al celebre lungometraggio di formazione Stand by me.
Un fotogramma del film Stand by Me - Ricordo di un'estate (1986, regia di Rob Reiner).
Durante il percorso ho scattato una fotografia ad ogni accompagnatore; purtroppo la pellicola si è bloccata all'interno della macchina, con i risultato che tutti i ritratti (ad eccezione dei primissimi) sono stati impressi sullo stesso fotogramma.
Si è creata così una rappresentazione visiva estremamente riassunta del viaggio: 136.670 passi, lotta fisica, pianto, risate e coinvolgimento personale in un'unica fotografia.
L'arrivo notturno sulla spiaggia di Fano.
I miei piedi il giorno successivo.
Urbino — Fano, 2014
Per due anni avevo visto tutti i giorni le stese persone, condividendo tutto. Era giunto il momento di separarsi e molti di loro non li avrei più visti se non in saltuarie occasioni.
Ho camminato da Urbino fino al mare di Fano, seguendo una ferrovia abbandonata lunga 75 km e quelle persone mi hanno accompagnato in staffetta, percorrendo 2,5 km ciascuno.
Lo scopo di non era quello di mettermi alla prova fisicamente, ma quello di creare una situazione in cui l'interazione sarebbe stata intima ed allo stesso tempo carica di simbolismo.
La ferrovia abbandonata voleva essere un richiamo esplicito al celebre lungometraggio di formazione Stand by me.
Un fotogramma del film Stand by Me - Ricordo di un'estate (1986, regia di Rob Reiner).
Durante il percorso ho scattato una fotografia ad ogni accompagnatore; purtroppo la pellicola si è bloccata all'interno della macchina, con i risultato che tutti i ritratti (ad eccezione dei primissimi) sono stati impressi sullo stesso fotogramma.
Si è creata così una rappresentazione visiva estremamente riassunta del viaggio: 136.670 passi, lotta fisica, pianto, risate e coinvolgimento personale in un'unica fotografia.
L'arrivo notturno sulla spiaggia di Fano.
I miei piedi il giorno successivo.
Un progetto a cura di Cecilia .
Torna al Portfolio di Design Fiction.